CHIESA DI SANTA PAOLA ROMANA IN ROMA

Autori: Architetto Paolo Gioffreda, Dott. Ing. Francesco Zanini, Ph.D.

Una nuova tipologia di approccio é stata utilizzata nella realizzazione del pro-getto illuminotecnico che ha dato lustro alle forme di uno tra gli edifici di culto dei quartieri piú importanti di Roma. A pochi passi da San Pietro, l’edificio, realizzato nel 1951 è della tipologia a navata unica, con una cappella laterale, la copertura a capriate, il tetto a doppia falda, con presbiterio ed abside. Un al-tissimo arco trionfale a tutto sesto rende l’interno architettonicamente espres-sionistico, nella conformazione essen-zialmente neoromanica della chiesa. La realizzazione é nata dal connubio tra le idee rivoluzionarie dell’architetto Paolo Gioffreda e la Novaprecisio, Azienda di riferimento sul mercato per quanto ri-guarda l’introduzione di tecnologie inno-vative nel settore LED. La committenza, Monsignor Mario Magistrato ha dato fiducia al team permettendo la realiz-zazione del progetto illuminotecnico. Per l’architetto Paolo Gioffreda “La luce, resta un fattore imprescindi-bile, di complessità ma anche un valore aggiunto alle geometrie che impiega nei propri progetti.

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Ad esempio queste lampade per il progettista restano forme e volumi rispondenti al suo punto di vista compositivo, che vivono autonomamente, ma che con la luce rendono e fanno ren-dere al luogo sacro e liturgico gli attesi e coerenti effetti scenografici”.

La nuova concezione progettuale lega la forma delle lampade alla loro funzione illuminotecnica all’interno della struttura da illuminare. I lampadari posti sulla navata centrale ad esempio, sono stati creati utilizzando la proporzione aurea, in quanto la navata centrale é il luogo d’incontro tra il divino e l’umano in quanto ospita l’assemblea dei Fedeli.

L’architetto Gioffreda: ”Figure di dischi e corone circolari sospese, si collocano appunto fra Cielo e terra, consentendo all’assemblea liturgica di riconoscerle, in quanto rispondenti rigorosamente ai rapporti basati su tali calcoli progettuali della Divina Proporzione, da secoli per-cepita come prototipo visivo progettuale ed immaginario. Questo a rievocare gli otto segni di “cupole”, percepite dall’assemblea dei fedeli, che rievocano i setti sacramenti oltre quella del Cristo, quindi quegli spazi tipici dell’architettura bizantina, finestra di dialogo fra Cielo e terra, trascendente ed immanente”. Grazie alla tecnologia LED di Novaprecisio utilizzata nella chiesa, forme, spazi, segni, figure, ritornano alla luce con colori più caldi ed una migliore resa cromatica. Come tipologia di luce é stata utilizzata uce polarizzata a 3000 Kelvin ad ele-vata resa cromatica con un picco sulle tonalitá del rosso in modo da enfatizzare la tonalitá color oro antico delle lampade in sintonia con i colori presenti nella chiesa. Il risultato ottenuto, come previsto nel progetto iniziale, è un’illuminazione straordinaria che esalta e valorizza le ricchezze artistiche della chiesa.

In fase di progettazione si è vo-luta assicurare la corretta integrazione tra innovazione, funzionalità, risparmio energetico e facilità nella sostituzione di corpi illuminanti esistenti analizzando dapprima la fattibilità, il minimo impatto visivo ed il bisogno di valorizzare l’arredo liturgico, ma anche le opere d’Arte Sacra presenti. Nello specifico si è scelta una soluzione illuminotecnica con proiettori a luce calda orientati aluce diretta nella zona assemblea, presbiterio, altare, mensa, navata laterale; mentre è stata utilizzata luce calda indiretta per le volte e gli archi. Con luce diretta mirata d’accento si è voluto far risaltare le opere d’arte presenti e l’allestimento proprio dei diversi tempi dell’anno liturgico. Sono stati pertanto utilizzati vari apparecchi con riflettori ed ottiche diversificate, oltre alla ricerca di quelle peculiarità tecniche per generare gli effetti luminosi desiderati, dando la precedenza a quelli liturgici. Stretti fasci di luce sono stati progettati per rivalutare l’essenza di statue e dipinti, i wall washer per ritrovare gli elementi verticali e proiettori posizionati sopra le corone circolari delle lampade, per dare rilievo alla struttura lignea delle imponenti capriate della chiesa.

Italian Lighting © Novembre 2019